VRF

Sistema VRF



VRF: Flusso di refrigerante variabile: il tuo progetto climatico inizia con un'idea precisa nella tua testa. Ma cosa è esattamente importante? Quale sistema offre quali vantaggi? Quali sono le differenze? Le applicazioni includono hotel, commerciali, industriali, ecc.

Definizione

Il flusso di refrigerante variabile (VRF: Variable Refrigerant Flow), noto anche come volume di refrigerante variabile (VRV), è una tecnologia HVAC sviluppata nel 1982 da Daikin Industries, Ltd. è stato inventato. [1] Simili ai sistemi mini-split senza condotto, i VRF utilizzano il refrigerante come mezzo primario di raffreddamento e riscaldamento e sono in genere meno complessi dei tradizionali sistemi basati su refrigeratori. Questo refrigerante viene condizionato da una o più unità condensanti (che possono essere esterne o interne, raffreddate ad acqua o ad aria) e fatto circolare all'interno dell'edificio verso diverse unità interne. [2] I sistemi VRF, a differenza dei tradizionali sistemi basati su refrigeratori, consentono diversi gradi di raffreddamento in aree più specifiche (poiché non esistono grandi impianti di trattamento dell'aria, ma solo unità interne più piccole) e possono fornire acqua calda in una configurazione di recupero di calore senza compromettere l'efficienza , [3] e In inverno, passare alla modalità riscaldamento (pompa di calore) senza apparecchiature aggiuntive, il che può portare a un minore consumo energetico.

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Hotel esempio di caso

Un hotel con sei piani e 194 camere dovrebbe offrire sia il raffreddamento che il riscaldamento in modo invisibile a tutti i livelli. La potenza frigorifera totale è di 315 kW, la potenza termica è di 350 kW. Implementazione vedi link.


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Tecnologia

La norma DIN V 18599 “Valutazione energetica degli edifici” con le sue 13 parti viene utilizzata per calcolare il fabbisogno energetico per riscaldamento, raffreddamento, ventilazione, acqua calda e illuminazione negli edifici. Nello specifico si tratta dei fabbisogni di energia utile, finale e primaria.

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DAL V 18599

La norma DIN V 18599 “Valutazione energetica degli edifici” con le sue 13 parti viene utilizzata per calcolare il fabbisogno energetico per riscaldamento, raffreddamento, ventilazione, acqua calda e illuminazione negli edifici. Nello specifico si tratta dei fabbisogni di energia utile, finale e primaria.

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